Ente promotore: Bardha Mimòs ETS
Territorio: Milano
Durata: maggio-giugno 2025
Progetto in corso
Il FringeMI Festival – il teatro dove non c’è – giunto alla 7° edizione, è un festival di spettacolo dal vivo che si svolge in luoghi non convenzionali e periferici di Milano. Nato nel 2019 nel quartiere NoLo, si è espanso negli anni successivi mantenendo la sua identità, con l’intenzione di abbracciare progressivamente tutta la città di Milano, specialmente le aree marginali, utilizzando l’arte performativa per rivitalizzare luoghi e creare aggregazione sociale.
La formula del festival promuove la libertà espressiva, la pluralità di generi e tematiche, e la presentazione di spettacoli dal vivo in luoghi inusuali, un modello basato sulla vicinanza ai territori, la co-progettazione con realtà locali e l’attivazione delle energie presenti nei luoghi. Questo modello rappresenta un esempio di progettazione culturale unico in Italia, capace di generare alto impatto sociale per il territorio, le aree periferiche e l’intera collettività. Il festival lavora attraverso collaborazioni con enti e associazioni.
Coinvolti 15 quartieri periferici: NoLo, Adriano, Calvairate, Ortica, Villapizzone, Martesana, Baggio, San Siro, Giambellino/Lorenteggio, Gallaratese, Lambrate, Parco Lambro, Cistà, Barona, Dergano
• Favorire inclusione sociale
• Promuovere rigenerazione culturale e urbana in contesti geograficamente marginali di Milano
• Creare una nuova grammatica dello spazio collettivo, visto come spazio di opportunità in cui ricombinare risorse e popolazioni per un progetto di alto impatto e valore sociale, dove la cultura ha un ruolo determinante.
• Valorizzare le capacità di attivazione espresse dalle reti territoriali
• Stimolare la partecipazione attiva dei cittadini.
• Favorire una diversa fruizione dello spazio pubblico e dei beni comuni, soprattutto da parte dei soggetti più fragili.
• Sviluppare nuovo pubblico, multietnico e di età svariata, con particolare attenzione a giovani, anziani, migranti e seconde generazioni, avvicinando cittadini a rischio esclusione attraverso attività in spazi all’aperto e cortili abitativi
• Facilitare l’approccio del pubblico all’atto culturale tramite la condivisione informale tra cittadini e artisti in spazi non convenzionali
• Creare una maggiore connessione degli abitanti al territorio e una rivitalizzazione dei luoghi attraverso le arti performative e l’animazione dei cittadini coinvolti
I destinatari del FringeMI Festival sono tutti i cittadini residenti nei quartieri di riferimento del Festival e, più in generale, gli abitanti della città di Milano e delle province limitrofe. Particolare attenzione è rivolta a: • Under 35 • Bambini di ogni età e le loro famiglie, a cui è dedicato il programma FringeMI Kids. • Anziani • Stranieri di prima e seconda generazione che vivono nei quartieri
Il progetto utilizza la cultura come motore centrale di sviluppo e creazione di appartenenza, portando l’arte in contesti quotidiani e luoghi dimenticati, senza escludere nessuna fascia della popolazione. La peculiarità di coinvolgere luoghi legati alla quotidianità, trasformandoli in palcoscenici temporanei, permette al festival di permeare la città e incentivare la partecipazione culturale, raggiungendo anche un pubblico non abitualmente teatrale.
Il modello organizzativo di cultura diffusa, orizzontale, basato sulla co-creazione e il protagonismo cittadino (“arte dal basso”), è considerato un esempio unico in Italia per il suo potenziale di generare alto impatto sociale. La collaborazione con enti locali che vivono e lavorano sul territorio assicura la rispondenza ai bisogni e al contesto specifico di ogni zona, fungendo da potente volano di capacity building per le organizzazioni locali, stimolando nuove competenze e favorendo la continuazione delle attività di impatto sociale in futuro.
Il valore del progetto per la Fondazione risiede nell’impatto sociale e culturale nei quartieri periferici di Milano, nel suo modello innovativo di cultura diffusa e partecipata, nella capacità di promuovere l’inclusione e la rigenerazione, grazie a una rete consolidata di collaborazioni territoriali e istituzionali.